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56. Biennale di Venezia

Officina delle Zattere, Venezia

8 July - 8 August 2015


I lamenti sul destino dell'Italia vantano una tradizione assai antica. Essa è corroborata da nomi celebri come quello di Dante - che nel VI canto del Purgatorio la definiva come <<bordello>> - ma anche di Vittorio Alfieri, Vincenzo Monti, Giuseppe Ungaretti e molti altri a seguire. Ancora oggi, troppo spesso i nostri discorsi traboccano delle stesse critiche che i nostri antenati poeti lamentavano secoli fa: pare ancora di sentir risuonare in ogni angolo quel <<Come cadesti o quando / da tanta altezza in così basso loco>>, che Leopardi pronunciava già nella sua <<All'Italia>>.

Questa mostra si pone in controtendenza, rifiutando questa tradizione disfattista: essa intende distaccarsi dal generale clima pessimista e lacrimevole e lo fa già dal titolo che, in luogo dei consueti gemiti, contiene in sé un inaspettato ringraziamento verso l'Italia.

L'invito è quello di considerare non solo gli aspetti negativi, ma anche quelli positivi della nostra tradizione, che dal punto di vista artistico e culturale è la più ricca del pianeta. L'intelligenza e il <<vivido sangue>> che Natalia Ginzburg sentiva circolare per le strade è ancora presente e necessita solo di occasioni per uscire allo scoperto.

La mostra Grazie Italia ha come proposito quello di essere una di queste occasioni e di offrire uno scorcio sul panorama artistico contemporaneo. Per far sì che questa ricognizione sia la più ampia possibile, la rassegna ospita non solo artisti italiani, ma anche molti Maestri internazionali.

In tal modo si intende consolidare il legame, artistico e non solo, tra differenti Stati e realtà culturali, aprendo un dialogo che, già in questa rassegna, mostra i suoi frutti maturi.

Nella selezione delle opere si è voluto dare il giusto spazio ai diversi media espressivi: accanto ai tradizionali olii su tela troviamo gli acrilici; le fotografie e le opere digitali che interagiscono con le sculture e le installazioni. Altre opere sono state realizzate con tecniche miste, alcune sperimentali e di fulgido interesse.

La scelta di non fornire un tema univoco alla mostra è motivata dalla volontà di liberare le capacità espressive di ognuno, al fine di osservare i risultati in una cornice scevra da confronti stilistici.

La diversità delle opere ospitate in questa importantissima e affascinante cornice veneziana deve essere dunque il pungolo, lo stimolo per cogliere ed approfondire la varietà del panorama artistico contemporaneo, con la ferma convinzione che l'arte e la cultura rivestano un ruolo centrale nella crescita spirituale, morale ed intellettiva dell'osservatore, dell'artista e di tutta la comunità.

Arianna Fantuzzi, Curatrice della mostra Grazie Italia